LA STORIA DELL’ALBERO DI PERO
Quando da piccolo dicevo una
bugia, mia madre se mi scopriva sorridendo mi diceva “ma se ti conosco albero
di pero alla vigna mia??”. Allora non comprendevo appieno,
il senso di quella frase che peraltro, crescendo, avevo anche dimenticato, ma
un giorno mi capitò che un anziano agricoltore di fronte ad una mia affermazione,
mi disse quella stessa frase e mi spiegò anche da dove nasceva.
Mi raccontò di un albero di pero,
appartenuto ad un agricoltore, il quale stanco del fatto che non desse frutti e
fosse particolarmente ingombrante, decise di eliminarlo. Non avendone la forza,
chiamò un amico, che peraltro si dilettava in piccoli lavori di falegnameria e
questo, tagliato l’albero chiese se poteva tenere per sé il legno. L’agricoltore accettò e l’amico
falegname, esperto ebanista, pensò allora che con un così buon legno poteva ricavare
un crocifisso per la chiesa del paese.
Tempo passò ed un giorno, l’anziano
agricoltore (proprietario dell’albero di pero), andò in chiesa per pregare e chiedere
una grazia, in quanto la scarsa pioggia stava compromettendo il raccolto.
Giunto davanti al crocifisso
iniziò a pregare, fin quando non realizzò che il crocifisso era stato fatto con
il legno del suo pero improduttivo e allora disse la famosa frase “ma se ti
conosco albero di pero alla vigna mia??” e andò via rassegnato.
Ho sempre ritenuto fantastica
questa storia, perché dimostra la pragmaticità degli agricoltori ed è di questo che poi
fondamentalmente vorrei parlare, partendo da questa storia.
Il mondo è pieno di persone che
al pari dell’albero di pero, si sentono in grado di pontificare, fin quando
qualcuno non gli ricorda chi sono, ora poi con il coronavirus, non è raro
incappare in esperti virologi da tastiera, che al pari dell’albero
improduttivo, con un paio di like sui social, sono pronti ad insegnare tutto su
come contrastare l’epidemia.
Del resto in campo agricolo da
sempre è presente tale problema, quasi che laurearsi in Agraria sia un hobby e
che alla fine dei conti ciò che fa un agronomo o un perito agrario lo può fare
chiunque, ecco allora una qualsiasi persona che abbia dimestichezza di
informatica e sappia navigare su internet, disquisire di problematiche serie,
al pari dell’inutile albero di pero che diventando crocifisso, avrebbe dovuto
dispensare grazie.
Io stesso sono spesso incappato
in personaggi improduttivi come l’albero di pero, che riuscivano ad ingannare i
consumatori e che con il loro modo di fare fingevano una falsa conoscenza dei
problemi, fin quando qualcuno che li conosceva bene li ha sbugiardati.
Alla stessa maniera del saggio
agricoltore perciò spesso io, come tanti altri colleghi, ci vediamo costretti a
ricordare a certi personaggi, che non basta modificare le proprie sembianze per
rendere verità le loro bugie e tante sono state le volte in cui volentieri
avrei voluto dire a qualcuno di questi (che con il loro modo di fare, sfruttano
o ingannano gli agricoltori o peggio i consumatori) “ma se ti conosco albero di
pero alla vigna mia??”………..
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